Illuminazione ambientale per i tuoi spazi interni ed esterni
Ogni spazio, ogni ambiente in cui entriamo in contatto richiede una sua personalizzazione, soprattutto vicina al sentire di ogni individuo. Questa caratteristica intrinseca dell’agire umano è fondamentale per convogliare nei luoghi che attraversiamo qualcosa del nostro essere. Da questo punto di vista la luce e le sue funzioni correlate non sono per niente esenti. Infatti, l’illuminazione ambientale ricopre un compito ben preciso: regala e dona all’ambiente una prima luminosità in cui muoversi per donare all’atmosfera generale un mood più composito e generico
ma allo stesso tempo ben distribuito. Una sorta di carta d’identità definita dalla luce, in cui adattarsi ma anche svolgere delle azioni o dei compiti all’interno di una sorta di “paesaggio”, sia interno che esterno, in cui acquietarsi tra forme delicate e soffuse.
Illuminazione ambientale: cos’è e quali sono le sue caratteristiche
La funzione principale dell’illuminazione ambientale è quella di rendere definito uno spazio nel suo insieme, esporre le sue linee, creare delle atmosfere in cui il minino comune denominatore sia l’armonia per determinare anche l’uso di un ambiente attraverso la luce che in esso si vuole convogliare.
Infatti, per capire appieno tutte le sfaccettature della luce d’ambiente è consigliabile sondare il terreno delle sue più specifiche caratteristiche. Vediamole:
- creare una luminosità generale attraverso gli ambienti;
- risaltare gli spazi nel suo insieme;
- rappresentare il primo stato d’illuminazione per uno specifico spazio;
- efficienza per un uso sia diurno e che notturno;
- illuminazione confortevole senza presenza di abbagli;
- propensione alla sicurezza;
- illuminazione dei punti più cupi.
Come modificare la luce degli ambienti per curare gli spazi
Il comfort percepito in un spazio, che sia un ristorante, un negozio, un hotel o un altro luogo adibito alla presenza di più persone, è un elemento imprescindibile affinché sia sufficientemente abitabile ma, allo stesso tempo, gradevole dal punto di vista del design e di un certo decoro.
L’illuminazione degli ambienti, da questo punto di vista, ci viene incontro anche per ottimizzare gli spazi che attraversiamo e viviamo. L’importanza data a questi luoghi dovrebbe essere proporzionale al suo arredo e alla minuziosità con cui dovremmo farli essere uno specchio della nostra vita.
Comunque, la luce ambientale può essere un elemento cardine di tutti i nostri obiettivi fino adesso esposti. Come? Plasmando certi angoli, certi dettagli e conferendogli determinate personalizzazioni. Oltretutto per dare un taglio diverso a ogni location è importante che le sue forme, i suoi colori ma anche il suo stile siano in simbiosi con la presenza umana del contesto.
Per modificare al meglio uno spazio non è sufficiente piazzare l’ultima lampada a led alla moda o due catenarie alla ben meglio. Concretamente è buona prassi prendere in considerazione tre aspetti abbastanza importanti:
- l’uso dell’illuminazione ambientale è fondamentale: l’ingresso di un bar o di una villa di ricevimenti sono due spazi completamente diversi. Quindi bisognerà, in un certo senso, configurare i diversi sistemi di applicazione della luce, organizzandoli su ogni specifica situazione;
- prendere in considerazione il contesto e la colorazione dell’ambiente: uno spazio scuro è ovvio che dovrà essere illuminato, in alcuni suoi punti, con delle luci più chiare e fredde ma è anche opportuno capire che un arredamento eccessivamente ricco o una presenza eccessiva di elementi necessitano di più punti luce.
- le dimensioni dell’ambiente: indipendente dalla grandezza del locale, ma fino a un certo punto, la luce ambientale deve essere funzionale affinché dia un nuovo aspetto agli angoli o agli anfratti meno illuminati.
Come illuminare un ambiente
Come abbiamo già detto, l’illuminazione ambientale è un elemento molto importante per esaltare uno spazio, renderlo unico e adatto alla socialità. Comunque, anche se un ambiente non è dotato di una luce d’ambiente naturale, non tralasciando anche l’arredamento, possiamo spingerci sempre oltre e analizzare degli aspetti che, forse, avevamo sottovalutato. A questo punto è giusto vederli nel dettaglio:
- l’illuminazione artificiale è il primo aspetto che bisogna attenzionare. Tra lampade, lampioni, fari e led è il sistema più efficace su come illuminare per bene degli ambienti cupi installando vari punti luce su l’area da illuminare;
- scegliere accuratamente le tonalità della luce: le tonalità più chiare e fredde saranno più adatte per pareti o elementi bianchi o pastello. Mentre se le pareti o gli elementi presenti sono di colori più caldi o scuri è bene giocare con tonalità divergenti per creare dei contrasti vibranti, utili per dare corpo e spazialità al contesto.
- affidarsi a dei professionisti che possano consigliarti al meglio su come utilizzare al meglio la luce ambientale e quali sistemi installare. Farlo al meglio non è proprio semplice ma l’esperienza e le tecniche al posto giusto e al momento giusti riescono dove altri non possono arrivare.
Illuminazione ambienti interni
L’illuminazione ambientale per interni deve inseguire sempre un obiettivo: l’equilibrio. Inoltre, deve soddisfare tre esigenza abbastanza importanti:
- la prestazione visiva;
- il benessere visivo;
- la sicurezza;
Tuttavia per risaltare punti focali, geometrie e pareti strategiche sarebbe bene scegliere delle luci unidirezionali per proiettare la luce su punti precisi e migliorare la visibilità di alcuni dettagli d’interni.
Inoltre, è prassi affiancare a queste luci d’ambiente un arredamento che sia in pendant. Infatti, è sconsigliato illuminare, ad esempio, una parete dall’alto come se fosse un oggetto d’arte senza che in prossimità di essa non vi sia un arredo minimale.
Illuminazione ambientale esterna
Per illuminare gli ambienti esterni il lavoro si fa un po’ più duro. Gli aspetti da prendere in considerazione sono un po’ più complessi ma niente di insormontabile.
L’aspetto cardine da non tralasciare per un’ottima illuminazione ambientale d’esterni è la volta del cielo. Sì, perché è il primo agente di dispersione della luce in un contesto esterno, quindi è buona norma indirizzare direttamente i fasci di luce sugli oggetti da illuminare.
Inoltre, è bene non sottovalutare, ad esempio, la pioggia, la sicurezza o la tecnica di illuminazione di un albero o di colonnato. Tutti questi eventi ed elementi, infatti, sono, più o meno, decisivi per ottimizzare al meglio un’illuminazione esterna d’ambiente.
Facciamo un esempio: per illuminare la facciata esterna di un palazzo o di un qualsiasi altro edificio vi è il bisogno di studiare attentamente tutto il prospetto.
Può sembrare scontato o banale dirlo, ma occorre ribadire che la scelta del tipo di sistema di illuminazione ambientale deve avvenire già in fase di progettazione. Infatti, concluso tutto l’iter di lavorazione sarà un po’ difficile intervenire sul muro e/o sul basolato per installare nuovamente i punti luce.
Riguardo alla tipologia di illuminazione, quest’ultima dovrebbe essere prettamente con luce diffusa, con singola emissione, con doppia emissione o con altri effetti mirati a piacimento. Non serve un’illuminazione architetturale potente a tutti i costi: è consigliato invece puntare su una luce diretta, capace di esaltare la facciata, specie se in presenza di pareti ricercate.